Arrivare a Bali di sera non ti fa rendere conto di dove sei e cosa stai per vivere…l’aeroporto è ordinato e profumato, come tutti quelli in cui sono capitata in questo primo viaggio in Indonesia. ” Non ti piacerà troppo turistica per i tuoi gusti”, parole che ora mi risuonano nella testa solo come un vago ricordo. Io devo vedere e sentire con il mio essere e Laura è entusiasta di questa nostra sosta a Bali di 4 giorni…saranno pochi, lasceranno in bocca il gusto di qualcosa appena assaggiato che va assolutamente riprovato e riprovato!
Arriviamo nel nostro hotel a Sanur e solo quando siamo semi svenute sul letto ci rendiamo conto di quanto abbiamo fatto nei giorni precedenti e con quanta forza i nostri corpi richiedono riposo e relax.
Dopo una bella dormita, ci svegliamo presto e cariche di nuova energia: il nostro delizioso balconcino si affaccia su un giardino curatissimo da cui ci saluta una maestosa Palma del Benvenuto…ci crogioliamo un pò lì decidendo cosa fare di questa prima giornata e andiamo a far colazione:
l’hotel è direttamente sulla spiaggia, fa caldo tanto e la cosa ci piace da morire dopo tutta la pioggia presa nel Sulawesi e mentre ordiniamo il nostro caffè siamo inondate dell’incenso appena acceso e offerto con la Puja della mattina…l’isola degli dei, ora so perchè appellativo non è stato mai più appropriato.
Decidiamo di rimanere in spiaggia a oziare sanamente e la nostra bella baia ci invita a farlo senza vergogna: ci raccontiamo un pò e ci raggiunge intanto un amico di Laura che vive a Bali da diverso tempo e che non vede l’ora di portarci un pò in giro. Simpaticissimo, è un sub esperto e ha veramente tante cose da raccontare e tanti consigli per noi su come muoverci.
Pranziamo insieme in un ristorantino tipico e poi decidiamo di fare una bella passeggiata fino all’hotel, ammirando tutta la baia di Sanur e quello spettacolo unico della natura che è la bassa marea e per tanti è croce e delizia.
Il primo giorno scorre lento tra spiaggia, passeggiate tra le innumerevoli bancarelle di Sanur e aperitivo al tramonto che toglie il fiato.
Il secondo giorno ci dirigiamo a ovest verso Kuta, località molto nota per chi ama il surf. Lascio Laura alle sue cose e ci diamo appuntamento sulla spiaggia di Kuta per ora di pranzo…”guarda sempre dove metti i piedi” mi dice Laura prima di lasciarmi…già legge nei miei occhi quell’eccitazione “da bimba” che sta per muoversi da sola in un posto assolutamente sconosciuto. Con un pò di intuito, un pò di cartina e tanta voglia di inoltrarmi nella vera atmosfera balinese, m’ infilo prima in un mercato locale tra gente che mi sorride e mi saluta con garbo.
Poi scopro una rete di vicoli e vicoletti, fatti di negozi, piccoli hotel, ristoranti , bancarelle che dovrebbe portarmi direttamente al centro di Kuta…respiro quel buon profumo di incenso ovunque e comincio con calma a passeggiare e a fotografare. Bali è davvero un crocevia di gente: ci sono turisti provenienti da qualunque parte del mondo e veramente tanti decidono di non andarsene più…solo se arrivi fin qui capisci perchè quello che hai lasciato riesce a provocarti solo un minimo senso di nostalgia. Alla calma sorridente dei Balinesi fa da sottofondo un traffico costante e continuo sulle strade principali, ma basta scegliere un vicoletto secondario per ritrovare solo sottofondo di voci e di risate.
Sono passate due ore circa quando arrivo davanti al famoso BeachWalk Shopping Center di Kuta, decido di andare a vedere questa spiaggia famosa nell’attesa che Laura mi raggiunga…è molto diversa da Sanur, lunghissima a perdita d’occhio con un mare fatto apposta per i surfisti…mi sdraio al sole e mi godo questo momento di solitudine e di riposo.
Trascorriamo una parte del pomeriggio lì e decidiamo di incontrare due colleghi, che come tanti stanno provando a vivere qui, a Seminyak, località nota per locali notturni e per fantastici tramonti…bene arriviamo e anche qui troviamo una spiaggia infinita dove si sta appena svolgendo la Puja della sera.
Completamente rapite da quest’atmosfera calma e serena, raggiungiamo gli amici per l’aperitivo e cominciamo a chiacchierare piacevolmente, mentre un tramonto spettacolare accompagna coppie che passeggiano, ragazzi che giocano a frisbee, sportivi che fanno jogging, allegri cani che si tuffano tra le onde.
Torniamo a Sanur con la testa un pò alleggerita dalla sangria, decidiamo di mangiare qualcosa in un tipico warung sulla spiaggia, dove troviamo ottimo pesce fresco e godiamo dell’atmosfera meno mondana di questa splendida baia.
Il terzo giorno trascorriamo la nostra mattinata in spiaggia tra un massaggio, tuffi, chiacchiere, fotografie e contrattazioni varie con ambulanti locali e dopo pranzo decidiamo di esplorare la zona di Nusa Dua a sud-est e di visitare qualche struttura alberghiera:
Bali d’altronde è il primo motivo di qualunque richiesta di viaggio in Indonesia, conoscere la sua offerta turistica può solo aiutarci a capire cosa proporre al meglio ai nostri viaggiatori.
Nusa Dua è un altro mondo: grandi strutture alberghiere di alto livello e turismo che arriva qui e si ferma sostanzialmente qui per fare mare e relax.
Siamo accolte piacevolmente dagli hotel che decidiamo di visitare e rientriamo solo in serata a Sanur, percorrendo la famosa sopraelevata da poco terminata, che taglia la Benoa Bay e regala una vista affascinate sulla bassa marea in corso…ceniamo con calma e programmiamo il nostro ultimo giorno a Bali.
L’indomani in serata abbiamo il nostro primo volo di rientro che ci riporterà a Giakarta e da lì Dubai e poi Italia finally…sembra siamo partite mesi fa e non riusciamo davvero a immaginare le nostre giornate senza questa pace e questo silenzio fuori dal tempo. Il giorno dopo facciamo un pò di shopping, ci divertiamo a contrattare fino allo sfinimento, valigie pronte e con una grande stretta al cuore salutiamo Bali per ritornare nella caotica Giakarta.
Dormiamo poche ore e con un volo di circa 8 ore arriviamo a Dubai.
Abbiamo deciso di trascorrere il pomeriggio in giro a curiosare, cenare sulla famosa Jumeirah Beach, vedere almeno uno dei tanti e fantasmagorici centri commerciali di Dubai, prendere la metropolitana più futuristica al mondo.
Ritorniamo in hotel addormentandoci sull’autobus verso Bur Dubai…le abbiamo fatto tutte in quasi due settimane e il volo di rientro su Milano è nostalgico e silenzioso…la consapevolezza è essere state davvero l’una la giusta compagna di viaggio per l’altra.
Buona lettura.
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