I Voli Pindarici di Fabio Zinanni!

Quando si parla di compagnie aeree e di volare, immediatamente la mente corre al concetto di viaggio e al mondo del cielo e dell’aria, alla possibilità di arrivare lontano, di raggiungere una nuova meta o una nuova vita in un’altra parte del mondo.
Riporto qui una sua citazione, che può darvi subito un’idea di chi è Fabio Zinanni:
“…perché al di là della gola vedi il mare, perché quel mare sai di assaporare,
perché quel re blu cobalto aspetta le sue regine, le famose dune che si tuffano in uno dei più spettacolari scenari del mondo”

Classe 1973, atterra nel turismo al 1992 ed è colpo di fulmine!
Da pony express in giro per agenzie di viaggio a consegnare pacchi e documenti a Direttore Commerciale della Saudia Airlines, una delle compagnie aeree più influenti e importanti del Medio Oriente, ha attraversato anche il tour operating e tante tante esperienze che hanno costruito il suo immenso bagaglio di professionista del turismo.
Un grande viaggiatore, un profondo conoscitore del turismo e del mondo del “Volare”, un fotografo appassionato e curioso e oggi anche uno scrittore: ho letto con avidità il suo “La compagnia aerea, questa grande sconosciuta” e con grande trasporto il suo “I miei viaggi pindarici”, libri che stanno in una borsa, e ho portato in giro con me nei miei viaggi con la loro profondità e solarità.

Mi faccio raccontare la sua storia…10 domande per te Fabio:

1. Perchè la Saudia Airlines?

Fabio Zinanni

La Saudia è stata ed è ancora oggi un grande amore, una passione, una scommessa. Mi approcciò l’allora country manager Dr. Alajmi nel 2010, chiedendomi la disponibilità a riformare il reparto commerciale e quello operativo. A me le sfide piacciono e non poco, ed ho accettato con grande entusiasmo. Tra alti e bassi, rimane una compagnia ancora a “misura d’uomo”, dove puoi confrontarti con tutti all’interno, fino ad arrivare a parlare col in CEO o il CCO, senza alcun problema. Ho un grande seguito e fiducia all’interno del management, questo fa sì che possa esprimermi al meglio. Ovviamente non sempre sono d’accordo con me su tutto…

2. Quanto è cambiato il turismo dai tuoi inizi?

Tanto, sembra quasi preistoria!
Ho iniziato nel 1992, in un grande Tour Operator italiano, allora svolgevo la mansione di fattorino e andavo in giro per agenzie a consegnare i pacchi che contenevano i documenti, i gadgets, i cataloghi. Oggi, forse, sono rimasti solo i cataloghi: fattorini, documenti e gadgets sono spariti.
Tutta la filiera è vertiginosamente cambiata, a partire dalla figura dell’agente di viaggio fino a quella del commerciale di compagnia aerea, al modo di “fare” turismo.
Ai miei tempi, ed eravamo precursori, inviavamo le videocassette VHS a casa dei clienti per mostrargli le destinazioni.
Oggi hai tutto nel tuo smartphone, a portata di dito.

3. Quanto sono cambiate le compagnie aeree?

Molto, sia dal punto di vista gestionale sia di quella puramente di approccio verso i clienti. Ricordo che ai miei inizi, prima di ogni alta stagione, partivo col mio pacco di PNR in lista di attesa e andavo per compagnie a farmi sbloccare i posti. Oggi questo non esiste più, è quasi tutto automatizzato, l’intervento “manuale” è limitatissimo. Lo chiamano Yield Management, io lo chiamerei semplicemente automazione dei sistemi senza umanità. Si punta a fare soldi (e va bene, altrimenti non starei qui oggi), ma si è tralasciato un po’ troppo l’aspetto umano, che è quello che vado predicando sempre con i miei colleghi. L’attenzione al cliente non deve essere solo uno slogan, ma una filosofia di intendere e vivere la compagnia aerea.

4. Ci sono stati tanti eventi molto pesanti nel corso degli ultimi 20 anni, a partire dalle Torri Gemelle per es. Raccontaci come una compagnia aerea affronta l’attimo appena successivo ad un evento catastrofico.

Beh, la compagnia aerea è sempre la prima ad essere colpita. La prima cosa che si fa è bloccare gli spazi aerei. Il giorno 11.9.01 ero in ufficio e non riuscivo a prenotare voli e non capivamo perché. Dopo 15 minuti ci arrivò un telex che avvisava degli attentati. Ai tempi iniziavamo ad utilizzare le email, ma soltanto i capi potevano averle, si utilizzava ancora il sistema della telescrivente, quindi tutto più difficile e lento se paragonato ad oggi. Abbiamo passato almeno due anni prima di riprenderci al 100%, con tutte le conseguenze che ne sono scaturite, anche e soprattutto per i clienti (vedi l’introduzione delle tasse YR). Poi la SARS, poi l’ebola.. oggi il covid, rialzarsi non è mai facile soprattutto se non si ha una visione chiara del futuro. Il corona virus ha dato e darà veramente una “resettata” al settore, già le prime vittime tra le compagnie, forse troppo deboli e indebitate per reggere in questo mondo così competitivo. A dire il vero questa volta la IATA ci ha dato una mano, asserendo che il posto centrale in aereo non debba essere lasciato vuoto.
Immagini che ripercussioni avrebbe avuto la riduzione di almeno il 30-40% dei posti a bordo?!

5. Cosa rende viaggiare con Saudia Airlines un valore aggiunto?

Oggi molte compagnie si equivalgono a livello di servizio di bordo e a terra. Onestamente parlando, la Saudia ha fatto dei passi da gigante in questi ultimi cinque anni: abbiamo, insieme al governo saudita, una vision 2030 dove tutto il paese Arabia Saudita è in procinto di una grandissima trasformazione e, di conseguenza, noi come vettore di bandiera. Abbiamo inserito nel nostro programma di sviluppo alcune accortezze per i passeggeri business travel, ma anche per i nostri affezionati di economy, senza tralasciare il nostro core business che è e rimane il pellegrinaggio verso la Mecca. Chef on board, wifi (anche in economy), una configurazione di soli 20 business e 90 economy, fanno della Saudia una delle compagnie più “comode” con le quali viaggiare. E poi, riprendendo il discorso di Mecca, durante il Grande Pellegrinaggio HAJJ, i nostri voli vanno diretti a Medina senza scalo.
Vuoi mettere la comodità di un point-2-point con la culla dell’Islam?!

6. Quanto pesa il tuo ruolo di Direttore Commerciale nel mercato turistico?

Questo lo lascio dire al mercato. Posso però confessarti, senza falsa modestia, che da quando la compagnia risponde ai miei suggerimenti (quindi dal 2010 ad oggi), siamo passati da 6 a 13 voli settimanali ed eravamo in procinto di cambiare anche il tipo di aeromobile, ma visti i tempi, abbiamo dovuto mettere in pausa questo passaggio. Nei primi anni ho dato un grosso impulso al mercato delle Filippine, con un occhio di riguardo al traffico etnico, portando la compagnia fino al 25% di market share in Italia.
Oggi puntiamo su altri lidi, in primis l’Arabia Saudita, anche in previsione dell’espansione del turismo.

7. Cosa ti ha spinto a mettere nero su bianco il tuo lavoro e i tuoi viaggi?

Molto semplice: vorrei trasmettere alle persone, agli addetti ai lavori, a tutti, quella che è la mia conoscenza e passione. Non ho mai avuto -ahimè- insegnanti durante la mia carriera, oggi cerco di fare l’inverso, provando ad elargire quanto di buono ho imparato durante questi quasi 30 anni di carriera.

8. Raccontaci l’esperienza di scrivere un libro

Ho scritto due libri: il primo è “la compagnia aerea, questa sconosciuta”, il secondo (pubblicato lo scorso anno) l’ho intitolato “i miei viaggi pindarici”.
Scrivere è una passione, mi rende libero, mi fa sentire bene, mi mette in contatto col mondo.
Il primo libro l’ho redatto in soli due giorni; tornavo da un viaggio in Australia e mi sentivo “stretto” in Italia, avevo imparato tante cose in così poco tempo, che ho deciso di mettere a disposizione il mio sapere a tutti. Capire il perché un biglietto aereo abbia un determinato costo, come lavora un ufficio di una compagnia, uno scalo, il marketing… Insomma, a 360°.
Il secondo libro è formato da una serie di racconti, uniti da un fil rouge, dove ho usato molta fantasia, in tanti posti ci ho vissuto, in altri no.
Al lettore la sfida di capire in quali sia stato o meno. Racconti di viaggio e di esperienze, emozioni e aspettative. Un libro da mettere in tasca e leggere in volo.

9. Raccontaci come è nata l’idea delle tue 5CC -5 chiacchiere con…
E’ un progetto che avevo da un sacco di tempo chiuso in un folder del pc e questo periodo di lock-down ha accelerato la sua nascita. Ho deciso di dar voce a tutti coloro che lavorano nel turismo, a 360°. Ho voluto invitare gli attori più disparati, dalle compagnie aeree, agli agenti di viaggio, a chi noleggia auto, a chi fa marketing, a chi viaggia “solo” per vedere le cose belle, ai professionisti. Ho avuto (e sto avendo) un’ottima risposta, grazie soprattutto a chi è intervenuto. E tra questi ci sei tu che ringrazio calorosamente per avermi onorato della tua presenza a #5cc.

10.Cosa ti lascia ciascuna intervista a livello personale e professionale?

#5CC

Ogni volta che intervisto una persona ho un’adrenalina che la potrei tagliare!
Forse il momento più sorprendente è insito nei 15/20 minuti prima di andare in onda, quando chiamo telefonicamente il mio interlocutore e comincio ad introdurlo nella chiacchierata che avverrà.
Lì capisco veramente un sacco di cose, le aspettative, le paure, le tensioni e la voglia di esprimere una propria attività, il proprio stato d’animo. Professionalmente parlando sto imparando veramente tanto, ma ciò che adoro è sapere che, alla fine di ogni intervista, mi viene sempre detto che “mi sono trovato/a a mio agio”.
E qui raggiungo l’apice.
“Cinque chiacchiere con” nasce proprio per questo: sentirsi tra amici, parlare di business, condividere idee e
possibilità di poter lavorare sempre al meglio perché solo se la mente è aperta ed apprende novità ed ha nuovi stimoli, si può crescere ed essere in pace col proprio io.

Scoprire con Fabio i meandri delle compagnie aeree, fare 5 chiacchiere con lui in diretta sui social, averlo conosciuto personalmente e incontrato in vari eventi del Network, mi dà la convinzione di un grande privilegio: mi sento davvero fortunata oggi di poter avere un confronto con professionisti come lui, con la capacità di affrontare argomenti articolati con grande semplicità e chiarezza, poter chiacchierare piacevolmente e godere della sua innata umanità e volontà di mettere a proprio agio i suoi interlocutori.

Ringrazio di cuore Fabio Zinanni per aver arricchito il mio cammino e il mio blog.

Buona lettura!

Laura Lombardi

 

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