Viaggio nel sud dell’India: ultimi giorni nel Tamil Nadu

 

.IMGP0418..il viaggio continua: nei primi giorni di febbraio facciamo il nostro primo incontro con le famose cascate del Tamil Nadu: quelle di Kourtallam in questo periodo “asciutto” sono abbastanza povere d’acqua, ma a noi sono sembrate immense!
Il paesino di Kourtallam si riempe di turismo locale durante le festività indiane proprio per queste cascate e per il tempio dedicato a Shiva molto suggestivo: le scimmiette ovunque sono le “sentinelle” del posto, seguono con attenzione spostamenti e pellegrinaggi, pronte a rubare qualcosa da mangiare.

Completamente rapite dalla natura e dalla suggestione di quel posto, decidiamo di tornarci e di salire in cima alla cascata e fare un bel bagno “purificatore” anche noi.

IMGP0549Così di prima mattina arriviamo con i nostri amati Hotu al villaggio di Kourtallam, che lasciamo alle nostre spalle, iniziando la salita verso al foresta dedicata alla Dea Champaka : il paesaggio diventa sempre più surreale intorno a noi, Pia ci racconta che la prima volta che lei è stata qui, circa 25 anni fa, non c’era nient’altro che foresta ovunque, abitata da tigri, elefanti e scimmie, poi l’uomo ha deciso di fare spazio e gli animali non ci sono più.
Rimane un paesaggio impressionante, la natura dominante, e salendo sotto il nostro sguardo la valle di Kourtallam e Tenkashi , con i templi che svettano tra le foreste e le case…ed ecco le scimmie a farci compagnia!

La salita si fa impegnativa e ad un certo punto i primi ruscelli e le piscine naturali, continuiamo a salire, adesso la curiosità supera la fatica!
Un primo piccolo tempio ci dice che siamo a buon punto, una prima cascata ci mostra quell’India vista e vissuta finora solo nei documentari: c’è un Sadhu che vive la sua quotidianità, quel giorno disturbata dalla nostra curiosità, è giorno e c’è il sole, fa un certo effetto pensare che tutta la loro vita, dal giorno in cui lo hanno deciso, si svolga poi qui qualunque sia la stagione e qualunque sia l’ora del giorno. Si continua e ci imbattiamo in vari “termitai”: Pia ci invita a non avvicinarci troppo, soprattutto là dove vediamo appoggiate corone di fiori, diventano spesso tane di cobra venerati e protetti ovunque. Bene questa notizia ci fa capire che è il caso di fare molta attenzione e guardare bene dove si mettono i piedi….arrivati finalmente e lo spettacolo è stupendo!

IMGP0464E’ la stagione asciutta e la cascata è imponente non riusciamo ad immaginare cosa succede con il monsone: un fiume di gente di tutte le età è accampata intorno e tantissime persone sono già sotto la cascata a godere dei suoi effetti benefici.

E’ arrivato il nostro momento, troviamo un angolino e via, per rispetto alle tradizioni locali tutti vestiti ci avviciniamo alla cascata: la sensazione è unica, difficile da raccontare: l’acqua arriva con una potenza tale che non riesci a respirare, è ghiacciata…e non vorresti più venir via.
Ripetiamo la stessa esperienza il giorno successivo in un parco famoso per la conservazione della biodiversità, dove ci sono le cascate sacre al saggio Agastya: qui ci si arriva solo in barca attraversando un lago artificiale di grande suggestione.
Anche qui in una piccola grotta ci imbattiamo in una vecchina, che vive lì da sempre … che personaggi incredibili!

Dopo un bagno e una passeggiata in un posto dove vengono ad avvistare ancora le tigri, andiamo a pranzare in un posto tipico tipico tipico: io assoporo il mio riso al limone, c’è chi si guarda intorno e non riesce a mangiare…mai farlo in questi posti tipici tipici tipici!

Nel pomeriggio ben vestite con i nostri Churidar andiamo a visitare il tempio di Tenkashi: al tramonto è uno spettacolo unico, ci tuffiamo nel traffico cittadino e nello shopping tra le botteghe, assaporiamo un the indiano e tanti dolcetti in un negozietto del centro e ci spostiamo poi in un tipico ristorante indiano per gustare il vero Masala Dosa.

IMGP1665Gli ultimi due giorni nel Tamil Nadu scorrono tra visite al villaggio dei bambini con il campo medico Ayurveda-Siddha, durante il quale distribuiamo medicine gratuitamente a tutte le famiglie del villaggio; conoscenza ulteriore di spezie e piante medicali; preparazione dell’olio di zenzero e approfondimento del suo uso e delle sue proprietà: momenti unici, in cui godiamo della conoscenza profonda da parte di Pia di questa terra e delle sue usanze, conosciamo i suoi collaboratori, le loro famiglie, entriamo in contatto totale con la realtà locale.
Dopo 5 giorni nel villaggio di Kourtallam, ci mettiamo in viaggio verso l’estrema punta sud dell’India: destinazione Kanya Kumari.
Il viaggio è lungo e attraversiamo la famosa piana “eolica” dell’India del Sud, una pianura sconfinata interamente ricoperta da pale eoliche, dicono la più grande dell’Asia.

Con noi viaggiano circa 50 bambini del villaggio di Kourtallam, accompagnati dai loro insegnanti, i 50 fortunati che sono riusciti ad essere adottati a distanza grazie alla associazione Magia Verde Onlus: lo scopo di quel viaggio per loro è conoscere il loro paese e tutto quello che di bello si sta cercando di fare per renderlo vivibile. I bambini alloggeranno in una sorta di colonia, costruita seguendo tutte le nuove tecniche della bioarchitettura e si cercherà di spiegare loro perché l’associazione si muove in quella direzione.

Noi alloggiamo nell’Ashram creato da Vivekananda, molto famoso nel Sud dell’India, e ci sistemano in cottage anch’essi costruiti secondo i principi della bioarchitettura: siamo senza parole, tutto l’Ashram è autosufficiente sia dal punto di vista energetico, sia per l’approvvigionamento di acqua, di cibo, di medicine ayurvediche, un piccolo micromondo fondato sull’energia alternativa, l’agricoltura biologica e la medicina ayurvedica…il primo giorno trascorre a cercare di scoprire il più possibile di questo posto, è incredibile!

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A cena nella grande mensa scopriamo che il mattino seguente ci tocca alzarci prima dell’alba, ebbene si siamo proprio all’incrocio dei tre mari e domani andremo a godere dell’alba meravigliosa che offre questo posto: la spiaggia è piena di gente, famiglie intere, bambini ovunque , anziani…un mondo che si accalca per beneficiare dell’energia unica di questa alba sul Golfo del Bengala.

La giornata scorre tra la visita al Vivekananda Rock Memorial e al Gandhi Memorial, che si trova proprio lì all’ incrocio dei 3 mari e dove si racconta siano state sepolte una parte delle ceneri di Gandhi , come lui stesso aveva chiesto; ci tuffiamo poi nel mercato locale per gli ultimi acquisti.

IMGP0498Il giorno successivo decidiamo di visitare Kanya Kumari e il suo famoso tempio Induista: è un tempio, ci raccontano, di grande influenza, dove molti arrivano per esprimere i loro desideri e incontrare le divinità potenti del tempio. E’ un momento molto intenso per noi, nel tempio si susseguono cerimonie in onore delle divinità in ogni angolo e siamo completamente rapiti. Dopo circa due ore e intontiti dall’incenso e dai gong decidiamo che è il caso di uscire, ci occorre un po’ di tempo per ricomporre le idee e le emozioni vissute, ci sdraiamo sul prato davanti al tempio, rientriamo nel nostro cottage ed è arrivato il momento di fare le valigie e cercare di far entrare tutto quello che abbiamo comprato!

La mattina successiva si riparte alla volta di Kovalam: è il nostro ultimo giorno in India, vogliamo avvicinarci al mare prima di recarci in aeroporto.

IMGP1963Scopriamo un posto solo ed assolutamente turistico, dove anche la Puja quotidiana diventa uno spettacolo per i turisti. Non siamo in sintonia con  questo posto, la spiaggia è stupenda, lunga e piena di palme che si affacciano nell’Oceano. Ci sdraiamo a godere dell’ultimo sole indiano, consapevoli che il ritorno sarà nel pieno dell’inverno italiano… il viaggio, i km percorsi, le esperienze vissute ci fanno capire che esistono tante “Indie”, tante quante ognuno di di noi ne vuol vedere e chi si ferma a Kovalam non avrà visto la vera India.

Il ritorno è molto silenzioso, anche la lunga attesa per il cambio aereo a Kuwait City ci scivola addosso: ognuno di noi porterà con sé un bagaglio enorme con cui convivere d’ora in poi.. l’India è così, se la lasci entrare non ti abbandona più.

Laura Lombardi

 

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