Viaggio nel sud dell’India: il Tamil Nadu

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Sveglia presto, alle 8:00 di domenica 30 gennio 2011 tutti a far colazione con bagaglio pronto, sappiamo che il viaggio sarà lungo e tortuoso. Arriva la nostra jeep, si caricano i bagagli che sembrano moltiplicarsi di giorno in giorno!
Salutiamo malinconiche le lunghe spiagge del Kerala e si parte per il Tamil Nadu.


La prossima tappa è Kourtallam, dove faremo la conoscenza di Maria Pia e del suo “micromondo” indiano.
E’ domenica ed effettivamente non c’è tanto traffico, ci sembra favoloso non sentire i clacson senza sosta, ci fermiamo a comprare della frutta e poi via alla volta dello stato Indiano, che Gandhi definiva “la vera India”. Lasciamo il centro abitato e cominciamo ad inoltrarci in strade sempre più tortuose e solitarie, e piano piano il paesaggio cambia, lasciamo le infinite palme del Kerala e tutto diventa sempre più verde, più foresta. Dopo due ore circa di curve chiediamo pietà e una piccola sosta diventa assolutamente da fare, ci fermiamo nelle vicinanze di una distributore di carburante, c’è una piccola e modesta casa con un’antenna parabolica che è più grande del tetto!

IMGP0220Allora si chiacchiera come sempre di questi paradossi e Claudio ci svela che il governo indiano sta facendo in modo che in ogni casa ci sia il TELEVISORE…ma perché? viene facile come domanda, noi ce l’abbiamo e lo diamo per scontato, in questa realtà ci sembra assurdo che spesso la gente non ha nulla, ma deve avere il televisore. Claudio ci spiega che l’obiettivo è far uscire tutti dall’isolamento, rimaniamo un po’ perplesse. Il viaggio continua e manca poco, arriviamo al confine, c’è una sorta di dogana da superare, ci guardiamo intorno. Il paesaggio è completamente diverso, siamo circondati da montagne alte, piccoli villaggi e tante foreste… siamo nel Tamil Nadu!

Arriviamo al resort che ci ospiterà, anche questo molto indiano, ci accoglie il direttore e ci accompagna al nostro cottage: il resort con tutti cottage piccoli e bassi è immerso in una foresta di manghi! Il nostro cottage ha un ingresso e sala comune, da cui si accede alle camere da letto: è favoloso, oltre le nostre aspettative, lasciamo ai bagagli e andiamo a pranzo:  riso, verdure, pane fritto, profumo di spezie, acqua di zenzero e si parte alla volta del villaggio dei bambini…comincia un pomeriggio indimenticabile!

Incontriamo Maria Pia già per strada verso il villaggio, dove ci aspettano i suoi bambini : siamo carici di borse con materiale arrivato da tutta l’Italia, penne, matite , quaderni, abitini; ci viene incontro una signora mingherlina, sorridente, vestita con abiti assolutamente indiani, con tanto di terzo occhio, è Pia, finalmente abbiamo sentito tanto parlare di lei e delle cose stupende che fa lì.

Ci affrettiamo, ci svela che sempre quando arrivano gruppi dall’ Italia , la maestra del villaggio prepara uno spettacolino per gli ospiti. Sul cammino già ci vengono incontro tre, quattro bambine stupende, nei loro abitini arrivati da chissà dove, sorridenti e felici …ci prendono per mano e ci accompagnano per tutto il tragitto, comincia a salire l’emozione, l’India nella sua vera essenza comincia in questo giorno!

IMGP0237 Ecco il villaggio: qualche casa di mattoni, qualche casa di fango, bambini da tutte le parti, capre, cani, donne al lavoro, anziani seduti sul gradino di casa, strade battute e foreste immense di cocchi e banani e poi la scuola: una casetta piccola colorata come le altre e tutti i bimbi lì davanti seduti , ordinati che aspettano noi ci danno il benvenuto, inizia la loro preghiera e il nostro pianto a dirotto… sarà la stanchezza, quelle emozioni tutte insieme, quegli occhi neri e “interrogativi” di questi bambini meravigliosi, non riusciamo a trattenere la nostra commozione.

Finisce la preghiera e cominciamo a distribuire i colori, i quaderni.. foto, sorrisi, lacrime è tutta una festa!
Hanno comprato dei dolci per noi, non si possono rifiutare: palline di riso, cardamomo, zenzero e frutta secca, sono una delizia!

I bambini riconoscono Claudio, cominciano abbracci da tutte le parti, ci ricordiamo degli avvertimenti di Pia , relativamente a norme igieniche e a non regalare niente senza un motivo.
Dopo balli e canti , tutti i bambini che hanno frequentato la scuola con impegno vengono premiati, è un momento stupendo, loro sanno di ricevere tanto da Pia , ma sanno di doverlo meritare. Poi facciamo il giro di alcune case, salutiamo tutti, i bambini cominciano ad usare le nostre macchinette fotografiche per fare foto, sono incantevoli. Andiamo via con la promessa di ritornare tra due giorni con il medico per il Free Medical Camp: distribuiremo i medicinali ayurvedici comprati da Pia e dalla sua associazione, il medico visiterà tutto il villaggio e tutti avranno medicine sufficienti per un pò di tempo.

IMGP0342Ritorniamo al nostro chalet, siamo sfinite ma continuiamo a parlare e a guardare le foto e a commuoverci per le cose belle che abbiamo vissuto nel pomeriggio, cena e a nanna…domani si va a vedere l’Ashram di Pia.

Pia vive in India da 25 anni e tutto è cominciato per caso : era una psicologa con specializzazione in antropologia, con la passione per i viaggi, i popoli, le culture ; in un viaggio in Amazzonia prende una bella infezione ai reni e viene affidata alle cure di una donna che ha imparato ad usare le erbe medicinali in India..le si apre un mondo. Parte per l’India con l’intento di scoprire le eccezionali virtù delle piante e delle erbe e non è più andata via.

Il suo Ashram è un vero orto botanico: ci sono migliaia di piante, erbe medicali, alberi di tutte le dimensioni, e lei conosce tutto, ci spiega tutto…partiamo dal risveglio!

Lunedì 31 Gennaio
E’ stupendo fare colazione nel nostro chalet, con gli scoiattoli che camminano sui rami dei manghi : io e Claudio ci siamo alzati presto, siamo saliti sulla terrazza e finalmente un bel Saluto al Sole in India!
Davanti a noi la valle di Kourtallam e i templi in lontananza che poi andremo a visitare.

IMGP0330Partiamo a piedi dal resort  e lungo la strada primo incontro interessante: in un piccola nicchia di negozietto un ragazzo stira, davvero stira con il vecchio ferro riscaldato con il carbone, stira dei saari colorati stupendi e si fa fotografare.
Lungo il tragitto la natura la fa da padrona: osserviamo in silenzio e siamo completamente catturati dal paesaggio.
Arriviamo all’Ashram, ci accolgono i cani di Pia, i ragazzi che lavorano con lei e cominciamo il giro turistico in questo giardino dell’Eden : davanti ad un mango distrutto da un fulmine, Pia ci dice ” non l’ho rimosso più da quando è diventata la tana di un cobra…” un gelo improvviso ci assale …eh già nessuno finora aveva avuto il coraggio della fatidica domanda …ma i serpenti?
Scopriamo che il Tamil Nadu è pieno, lei ogni tanto ne trova qualcuno in giardino, ma nessuna paura, escono quando non sentono rumori, il cobra attacca solo se si sente in pericolo… ci siamo guardate e c’era chi si augurava di vederlo, chi voleva scappare, chi voleva volare!

Non abbiamo visto serpenti, arrivate fino in India e niente da fare, potevo farmi passare  la mia paura storica di tutto ciò che striscia… sarà per la prossima volta!

Laura Lombardi

 

 

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